Il dolore alle anche durante la camminata è un sintomo diffuso che può rivelare una varietà di condizioni, dalla artrosi alle infiammazioni articolari, fino a patologie muscolari o ossee più complesse. Spesso, questa sensazione dolorosa emerge gradualmente: può interessare una sola anca o essere bilaterale, ed è generalmente più intensa mentre si cammina, si salgono le scale o si svolgono attività che implicano il carico sull’articolazione. Quando si è a riposo, il disturbo tende a diminuire, rendendo importante il riconoscimento dei segnali e la loro localizzazione per una corretta diagnosi.
Il dolore all’anca può irradiarsi all’inguine, al gluteo, lungo la coscia e fino al ginocchio, complicando spesso anche le attività quotidiane più semplici.
Le possibili cause dei dolori alle anche durante la camminata
La presenza di dolore mentre si cammina può avere molte origini. Tra le più frequenti troviamo:
- Artrosi dell’anca: questa condizione degenerativa è tra le cause principali del dolore all’anca in movimento. La cartilagine che riveste la testa del femore e l’acetabolo, elementi del complesso coxo-femorale, perde progressivamente il suo strato protettivo. Quando questa cartilagine si assottiglia o si consuma, le superfici ossee sfregano tra loro, generando infiammazione e dolore sempre più intenso. Nelle fasi iniziali l’autonomia nel cammino diminuisce lentamente, mentre negli stadi avanzati può ridursi a pochi minuti di attività prima che sopraggiunga il dolore.
- Infiammazioni articolari: alcune condizioni come la sinovite (infiammazione della membrana che riveste l’articolazione) o la borsite trocanterica (infiammazione della borsa situata sopra il gran trocantere) provocano dolore significativo durante la deambulazione. Queste infiammazioni possono derivare da traumi locali, movimenti bruschi o sovraccarico articolare, e si presentano con dolore acuto che spesso peggiora in presenza di stress fisico.
- Patologie ossee e muscolari: fratture, osteoporosi, e persino conflitti femoro-acetabolari possono essere responsabili del dolore. Nel caso del conflitto femoroacetabolare, una crescita ossea anomala interferisce con il movimento fluido dell’anca, scatenando fastidi soprattutto quando ci si alza da seduti o si flette la gamba.
- Artriti: patologie come l’artrite reumatoide, la spondilite anchilosante, o l’artrite psoriasica, contribuiscono all’insorgenza di dolore, spesso accompagnate da rigidità e infiammazione generalizzata.
Come si manifesta il dolore all’anca durante la camminata
Il dolore al cammino può insorgere gradualmente o essere improvviso, a seconda della patologia sottostante. Spesso si accompagna a:
- Sensazione di rigidità mattutina o dopo periodi di inattività.
- Limitazione del movimento, soprattutto nella flessione o rotazione della gamba.
- Irradiazione del dolore all’inguine, gluteo, lungo la coscia e talvolta fino al ginocchio.
- Difficoltà nell’eseguire attività comuni, come salire le scale, uscire dall’auto, o camminare per lunghi tratti senza dover fare pause.
- A volte, il dolore è localizzato solo in una delle due anche, in altri casi è bilaterale.
Durante una visita medica, è importante segnalare dove e come si avverte il dolore, con quali movimenti peggiora, e se ci sono sintomi associati come gonfiore, calore locale, o rumorosità articolare.
Principali patologie e fattori di rischio
Artrosi dell’anca
L’artrosi rappresenta la causa più comune di dolore alle anche durante la camminata negli adulti, soprattutto nei soggetti anziani. Si tratta di una patologia degenerativa che coinvolge la perdita della cartilagine articolare, il tessuto protettivo che consente il movimento fluido delle articolazioni. Nel tempo, questa degenerazione porta a una progressiva riduzione della funzionalità articolare, con comparsa di dolore, rigidità, e limitazione significativa della mobilità.
Fattori predisponenti includono il trauma, la displasia congenita, necrosi della testa femorale, e differenze strutturali tra le due anche.
Infiammazioni e traumi
La sinovite è un’infiammazione della membrana sinoviale che avvolge l’articolazione dell’anca: può insorgere a seguito di movimenti bruschi, sovraccarico, o traumi. La borsite, invece, riguarda la borsa trocanterica e si verifica in presenza di microtraumi ripetuti o sforzi eccessivi, tipici dell’attività sportiva. Entrambe le condizioni possono causare dolore persistente, che tende a peggiorare con la camminata o l’attività fisica.
Patologie ossee
Fratture a carico dell’anca o dell’acetabolo, spesso conseguenza di incidenti o osteoporosi, provocano dolori intensi e difficoltà anche nei movimenti minimi. Il conflitto femoroacetabolare è una condizione in cui l’eccesso di tessuto osseo crea limitazione alla mobilità, portando a dolore che peggiora in particolari movimenti, come il piegamento o l’estensione della gamba.
Artrite
Le artriti includono una gamma di patologie autoimmuni e infiammatorie, come artrite reumatoide, spondilite anchilosante e artrite psoriasica. Queste malattie comportano infiammazione cronica dell’articolazione, rigidità e dolore che peggiorano con l’attività fisica.
Quando preoccuparsi e come intervenire
Il dolore alle anche durante la camminata non va sottovalutato, soprattutto quando:
- Persiste per più giorni o settimane.
- Comporta una significativa riduzione della mobilità e delle autonomie quotidiane.
- Si accompagna a sintomi come gonfiore, arrossamento, calore locale, febbre, o dolore notturno.
In questi casi, è fondamentale rivolgersi al medico per una valutazione ortopedica specialistica, che può includere esami strumentali come radiografie, ecografie, risonanze magnetiche, e analisi di laboratorio.
In attesa di una diagnosi, si consiglia di annotare con precisione i sintomi, il momento in cui insorgono e i movimenti che li scatenano.
Le terapie sono variabili e dipendono dalla causa sottostante. Nella maggior parte dei casi, possono comprendere:
- Esercizi di fisioterapia mirati a migliorare la funzionalità articolare e la forza muscolare.
- Farmaci antinfiammatori per gestire il dolore acuto o cronico.
- Interventi chirurgici nei casi di artrosi grave o fratture complesse.
- Adattamento dello stile di vita, con attenzione all’attività fisica, al mantenimento del peso corporeo nella norma e all’utilizzo di calzature e supporti ortopedici adeguati.
Prendersi cura delle proprie anche significa prestare attenzione ai segnali di disagio e agire tempestivamente per evitare la progressione delle patologie e il rischio di avere una ridotta qualità della vita. Il supporto dello specialista rimane fondamentale per impostare la terapia più adatta. La chiave per mantenere la salute articolare è un approccio globale che integri diagnosi precoce, esercizio fisico regolare, e trattamenti personalizzati.