L’evasione fiscale rappresenta un fenomeno che continua a minacciare gravemente l’integrità economica dei paesi dell’Unione Europea. Tra i meccanismi più sofisticati e dannosi spicca la frode carosello, una tecnica fraudolenta che sfrutta le peculiarità della normativa IVA europea e che negli ultimi anni è stata oggetto di allerta da parte sia delle autorità finanziarie sia degli organi giudiziari. Questo schema criminale si differenzia dai casi tradizionali di evasione perché coinvolge operazioni commerciali apparentemente legittime, rendendo complessa la sua individuazione e perseguibilità.
Il meccanismo della frode carosello e la sua diffusione
La frode carosello, nota anche come “missing trader fraud”, si basa sull’uso seriale e coordinato di società spesso fittizie, denominate “cartiere” o “missing trader”, che hanno la funzione di interfacciarsi e sparire subito dopo aver realizzato il vantaggio fiscale. L’elemento centrale è la creazione di una catena di compravendite intracomunitarie tra soggetti di diversi paesi dell’Unione Europea, sfruttando il regime di non imponibilità IVA per gli scambi transfrontalieri all’interno dell’UE.
Il processo si sviluppa così:
- Un’azienda in un paese UE acquista merci da un’impresa di un altro stato membro, beneficiando dell’esenzione IVA per le compravendite intracomunitarie.
- La società acquirente in Italia, spesso una cartiera, vende la merce su territorio nazionale, applicando regolarmente l’IVA sul prezzo di vendita.
- Dovrebbe versare l’IVA incassata all’erario italiano, ma nella maggior parte dei casi la società scompare o fallisce volontariamente, trattenendo i fondi ricevuti.
- Nel frattempo, il soggetto che ha acquistato la merce in Italia può legittimamente portare in detrazione l’IVA pagata, ricevendo così un indebito vantaggio fiscale.
Questo schema può ripetersi a catena, con la partecipazione di più soggetti che simulano fittizie operazioni di acquisto e vendita; il risultato finale è un’evasione multimilionaria a danno sia dell’erario nazionale sia del bilancio dell’Unione Europea.Frode carosello
Conseguenze economiche e distorsione del mercato
Gli effetti devastanti di queste pratiche risultano immediatamente evidenti quando si valuta l’entità dei fondi sottratti alle finanze pubbliche. Secondo dati recenti, la Guardia di Finanza ha scoperto solo nel 2025 una maxi evasione da 64 milioni di euro di IVA non versata attraverso sei società. Tali somme non solo riducono le risorse disponibili per servizi pubblici e investimenti produttivi, ma distorcono gravemente la concorrenza all’interno del mercato. Le imprese coinvolte, infatti, possono offrire i propri prodotti a prezzi sensibilmente più bassi rispetto a quelli praticati dai concorrenti operanti legalmente, rendendo difficile l’ingresso di nuovi operatori e mettendo in difficoltà le realtà più virtuose.1
Tale squilibrio favorisce la proliferazione di un sistema parallelo in cui le regole della competizione vengono minate. Non è raro che aziende del tutto estranee alla frode possano trovarsi coinvolte loro malgrado, semplicemente per aver effettuato operazioni commerciali con soggetti “a rischio”. Ciò conduce non solo a gravi perdite economiche, ma anche a un aumento del contenzioso tributario e giudiziario, aggravando il carico degli organi di controllo.
Individuazione, contrasto e responsabilità penale
Da tempo le autorità italiane sono impegnate in una serrata attività di contrasto a questo fenomeno. Il quadro normativo si è evoluto, con un inasprimento delle sanzioni e il potenziamento degli strumenti investigativi, grazie anche alla collaborazione tra le forze di polizia tributarie e gli organismi europei incaricati della lotta contro la criminalità economica.
Dal punto di vista giuridico, la posizione di chi viene accusato di aver partecipato a una frode carosello non è sempre chiara. Numerose sentenze riconoscono che non tutti i soggetti coinvolti sono effettivamente colpevoli: molti imprenditori, pur avendo agito in buona fede e rispettato le procedure commerciali ordinarie, sono stati coinvolti in indagini, controlli fiscali e talvolta in procedimenti penali, semplicemente perché hanno avuto rapporti d’affari con società sospette. Tuttavia, la legge italiana prevede la possibilità di contestare la responsabilità anche a chi non ha organizzato direttamente il sistema fraudolento ma ne ha ottenuto vantaggio o avrebbe dovuto accorgersi, con la dovuta diligenza, della situazione anomala.3
Il rischio di essere coinvolti, anche inconsapevolmente, nelle frodi carosello ha portato molte imprese ad adottare sofisticati sistemi di controllo interno e a monitorare con estrema attenzione la filiera dei propri clienti e fornitori. Negli ultimi anni, il legislatore ha inoltre stabilito norme più stringenti per la richiesta di crediti IVA, allo scopo di rendere più complessa la rivendicazione indebita e più semplice l’identificazione di operazioni sospette.
Come riconoscere e prevenire la frode carosello
- Controllare sempre l’identità e la solidità commerciale dei nuovi clienti o fornitori, ricorrendo, se necessario, a piattaforme specializzate e banche dati ufficiali.
- Verificare la coerenza tra le operazioni commerciali proposte e le strutture produttive delle controparti.
- Adottare sistemi di segnalazione interna di operazioni anomale.
- Richiedere sempre la corretta e completa documentazione fiscale e commerciale.
Prospettive e strategie antievasione in Italia e in Europa
Alla luce della crescente sofisticazione delle tecniche di frode carosello, le istituzioni italiane ed europee stanno lavorando alla realizzazione di un sistema di scambio automatico di informazioni tra amministrazioni fiscali, promuovendo sia la collaborazione internazionale sia un maggior coordinamento nell’identificazione dei soggetti e nell’analisi dei dati. Strumenti quali l’adozione delle fatture elettroniche e la digitalizzazione delle comunicazioni IVA hanno contribuito in modo significativo a rendere più difficile l’attuazione di questi schemi fraudolenti e, al contempo, a velocizzare l’emersione delle anomalie.
In prospettiva, sarà fondamentale affinare ulteriormente l’integrazione informatica tra i sistemi fiscali dei diversi Stati membri, favorendo la tracciabilità delle operazioni e l’immediata rintracciabilità dei movimenti sospetti. Un altro elemento essenziale sarà la formazione continua del personale dedicato ai controlli, in modo da assicurare la capacità di adeguarsi alle evoluzioni sempre più rapide del fenomeno.
Allo stesso tempo, si rafforza la necessità di sostenere le imprese che operano nella legalità, tutelandole da ingiuste responsabilità e aiutandole a prevenire i rischi connessi al coinvolgimento involontario in pratiche illecite. Una maggiore trasparenza e la sensibilizzazione pubblica su questi temi costituiscono strumenti indispensabili per arginare una minaccia che colpisce indistintamente tutti: dallo Stato, privato di risorse vitali, all’economia reale, fino al singolo consumatore che, suo malgrado, finisce per essere toccato dalle distorsioni del mercato create dall’evasione fiscale.Evasione fiscale