Hai appena compiuto questa età? Ecco tutti i servizi e i bonus che non devi più pagare

Dopo aver raggiunto un’età particolare, sono numerosi i bonus, le agevolazioni e i servizi gratuiti a cui si perde diritto oppure che richiedono nuovi requisiti di accesso. Comprendere quali sono i cambiamenti sui benefici legati all’età, e quali invece permangono, è fondamentale per non avere sorprese e pianificare al meglio la gestione delle proprie risorse economiche e sociali. Le soglie più importanti sono generalmente i 18 anni, i 30 e 35 anni per i giovani, mentre per gli adulti e la terza età le soglie “chiave” sono spesso i 60 e i 65 anni. In Italia, alcune agevolazioni si concludono automaticamente al compimento di certe età, comportando l’inizio del pagamento di servizi che prima erano gratuiti o fortemente scontati.

Giovani: i principali servizi e bonus che non sono più gratuiti

Nell’età della giovinezza molte opportunità sono dedicate proprio a favorire l’inclusione sociale, l’accesso alla cultura, il trasporto pubblico e la formazione. Queste agevolazioni, tuttavia, non sono illimitate nel tempo e spesso sono riservate solo a fasce giovanili ben specifiche:

  • Carta Giovani Nazionale: consente sconti su beni e servizi di carattere culturale, sportivo, formativo e di intrattenimento esclusivamente ai cittadini italiani ed europei residenti in Italia che abbiano tra i 18 e i 35 anni compiuti. Superata questa età, non si potrà più usufruire di tali agevolazioni. Esiste inoltre una distinzione nel circuito europeo EYCA: fino ai 30 anni compiuti si accede anche agli sconti internazionali; oltre, ci si limita ai soli vantaggi nazionali.
  • Bonus Patente: rivolto agli over 18 (o a chi li ha appena compiuti), si tratta di un sostegno economico che copre fino all’80% delle spese per conseguire la patente. Questa misura è pensata per favorire la mobilità giovanile in autonomia e promuovere l’inserimento nel mercato del lavoro. Una volta superato il limite di età, si perdono queste condizioni vantaggiose e occorrerà pagare il prezzo pieno per scuola guida, lezioni ed esami.
  • Agevolazioni sul trasporto pubblico: molte regioni e città offrono abbonamenti agevolati o gratuiti agli under 26 o under 30, soprattutto studenti e giovani lavoratori. Dopo aver superato il limite massimo di età previsto dalle singole amministrazioni, il costo degli abbonamenti torna a tariffa ordinaria, facendo venire meno un risparmio sostanziale che negli anni giovanili può essere considerevole.
  • Accesso a servizi e centri giovani: le attività ricreative, formative e culturali completamente gratuite sono spesso riservate ai minori di 35 anni o, nel caso dei centri giovanili, agli under 30. Oltre questa fascia di età, non si può più partecipare come beneficiario principale o occorre pagare.

In generale, la transizione ai 30 e 35 anni comporta la fine della maggioranza delle politiche di incentivi destinate specificamente ai giovani e implica la necessità di sostenere costi pieni per beni e servizi di mobilità, cultura e formazione.

Adulti: cosa cambia dopo i 60 e 65 anni

Superata la soglia dei 60 anni, si entra in una nuova fase della vita in cui cambiano sia i bisogni sia le opportunità. Crescono le attenzioni per la salute e per il benessere sociale della popolazione anziana, anche attraverso misure di sostegno economico e semplificazioni nei servizi pubblici.

  • Esenzioni sanitarie: in molte Regioni italiane è prevista l’esenzione dal ticket sanitario per chi compie 65 anni e appartiene a specifiche fasce di reddito. Alcune forme di esenzione aggiuntive scattano già a partire dai 60 anni, specie in presenza di patologie croniche o invalidità. Esistono esenzioni su visite specialistiche, analisi di laboratorio e spese farmaceutiche: se non si rientra più in queste categorie per motivi di età o reddito, i ticket sanitari tornano ad essere dovuti.
  • Servizi domiciliari e assistenza: oltre i 65 anni, in diverse regioni vengono attivati servizi domiciliari gratuiti o a tariffa agevolata (come fisioterapia, assistenza infermieristica e cure geriatriche); superata la soglia, chi non soddisfa i criteri per età o situazione di salute perderà il diritto alla gratuità e dovrà contribuire alle spese.
  • Servizio di telesoccorso: spesso gratuito per chi ha più di 65 anni o per i sessantenni con patologie croniche o condizioni invalidanti. Se non si rientra più nei requisiti (ad esempio, dovendo dimostrare annualmente la presenza di condizioni mediche particolari), il servizio può diventare oneroso.

Altri bonus e servizi: quando si perde diritto alle agevolazioni

Agevolazioni fiscali e bonus economici

Sono molteplici i bonus, dal sostegno al reddito alle riuscite fiscali, che prevedono una decadenza automatica legata al raggiungimento di una certa età:

  • Bonus cultura: il cosiddetto “Bonus 18app”, ora sostituito da nuove misure come la “Carta Cultura Giovani” e la “Carta Merito”, era destinato esclusivamente ai neo diciottenni e consisteva in un credito da spendere in libri, eventi e beni culturali. Una volta superata la soglia dei 19 anni e comunque se non si fa richiesta entro le tempistiche, non è più possibile accedere ai fondi e occorre pagare integralmente questi servizi.
  • Bonus affitto e borse di studio: molte forme di sostegno per l’affitto di studenti universitari o giovani lavoratori presentano requisiti anagrafici stringenti. Raggiunta la soglia massima di età, decade il diritto all’agevolazione e il canone di locazione torna alla quota di mercato.
  • Agevolazioni sulle mense scolastiche e trasporto scolastico: si perdono definitivamente dopo la fine del ciclo scolastico secondario, generalmente al compimento dei 19 anni o al termine del percorso di studi.
  • Bonus e sconti per attività sportive: molte palestre, associazioni sportive e piscine comunali riservano sconti fino ai 26 anni; dopo questa fascia, si accede solo alle tariffe standard.

Cosa succede alle famiglie con figli

Un aspetto spesso sottovalutato riguarda le detrazioni fiscali per figli a carico: la normativa italiana fissa un limite di età entro il quale un figlio può essere considerato fiscalmente a carico dei genitori. Generalmente, superati i 24 anni e raggiunto un determinato reddito personale annuo, i genitori perdono questo vantaggio e il carico fiscale aumenta.

Consigli pratici per monitorare diritti e scadenze

Per evitare la perdita inconsapevole di benefici, è importante restare informati sulle tempistiche di ciascun bonus e aggiornare la propria posizione presso i servizi pubblici e le app istituzionali (come l’app IO, SPID e CIE).

  • Verifica annualmente tutte le agevolazioni a cui hai diritto, specialmente in occasione di compleanni o cambi di fascia anagrafica rilevante.
  • Leggi con attenzione le comunicazioni degli enti locali, delle Regioni e dello Stato per non perdere novità su proroghe e nuove modalità di accesso.
  • Ricordati che molte piattaforme digitali (come BonusX) permettono di simulare online la propria idoneità ai vari benefici sulla base del profilo anagrafico e reddituale aggiornato.
  • Nel caso di fine di una gratuità, valuta le alternative disponibili: a volte esistono tariffe sociali o nuovi bandi a cui accedere in successione, soprattutto per chi rientra in nuove categorie protette (invalidità, disoccupazione, genitorialità, ecc.).

Tenere traccia delle scadenze e delle condizioni per l’accesso a bonus e servizi pubblici consente di evitare brutte sorprese e di programmare consapevolmente quali costi sorgeranno all’uscita dalle principali fasce di tutela. Un’informazione puntuale sui benefici che cessano e su quelli attivabili rappresenta il primo passo per una piena autonomia e una gestione oculata delle proprie risorse in ogni fase della vita.

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